Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione (DNA)

Pubblicato il 19/03/2024 alle 10:36
Ultima modifica: 19/03/2024 alle 11:06

Cosa sono i disturbi della nutrizione e dell'alimentazione?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) come persistenti disturbi associali all’alterazione della percezione corporea e dalla focalizzazione del pensiero e del comportamento sul controllo del proprio peso e delle forme, che portano a creare danni alla salute fisica o al funzionamento psichico di chi ne soffre.

I DNA – l’Anoressia Nervosa e la Bulimia Nervosa in particolare - sono stati inclusi tra le priorità relative alla tutela della salute mentale in quanto problema di salute pubblica in costante aumento in tutti i Paesi (Ministero della Salute, 2013).

Si è inoltre assistito a una precocizzazione di tale patologia – cosi come altri disturbi psichici e di dipendenza - che ha evidenziato un abbassamento dell’età di esordio con conseguenti ulteriori difficoltà diagnostiche e terapeutiche.

La maggioranza delle persone che presentano un DNA possono trovare una risoluzione del problema attraverso percorsi ambulatoriali; purtroppo la mancata consapevolezza del comportamento disfunzionale o un atteggiamento di negazione del problema possono rallentare il ricorso alle cure che dovrebbe essere invece tempestivo.

Infatti, se adeguatamente trattati questi disturbi possono risolversi nell’arco di alcuni anni conducendo, nel 70-80% dei casi, a una guarigione stabile con o senza sintomi residui sotto-soglia.

Per tale motivo è importante che, oltre agli operatori socio sanitari, anche i familiari, amici, docenti, trainer sportivi sappiano riconoscere precocemente i segni di possibile allarme e indirizzino la persona ai servizi appropriati.

I segnali a cui fare attenzione

Gli aspetti da considerare con particolare attenzione sono:

  • notevole riduzione del peso,
  • mancata volontà di aumentare il peso corporeo,
  • stato di digiuno o semi-digiuno,
  • condotte di eliminazione associate (es. vomito),
  • abbuffata incontrollata e altri comportamenti disfunzionali (l’estenuante attività fisica, l’assunzione di lassativi o diuretici, il ricorso a solo cibi dietetici, ecc).

La cura dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione in Lombardia

Obiettivo primario per Regione Lombardia è generare una cultura che avvicini le persone alle cure il più precocemente possibile, creando fiducia nelle possibilità di miglioramento e guarigione e consapevolezza che la storia della malattia può cambiare completamente se intercettata precocemente.

Regione si è pertanto orientata allo sviluppo di una rete di equipe dedicate alla diagnosi e cura, affidando il tema alla rete istituzionale dei servizi pubblici e privati contrattualizzati con l’obiettivo di garantire la risposta ai bisogni di salute in relazione ai Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione.

Appare pertanto chiaro quanto i DNA rappresentino sfide importanti per la sanità pubblica in termini di complessità assistenziale e di organizzazione di un efficace rete di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e trattamento e riabilitazione.

La Legge Regionale n. 2 del 23 febbraio 2021, “Disposizioni per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione e il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie”  ha Inoltre inteso favorire una più veloce intercettazione del disturbo attraverso la realizzazione di servizi di prossimità e la diffusione di una cultura di attenzione e sensibilizzazione al problema.

Regione Lombardia ha approvato il Piano Biennale Locale di contrasto ai Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione redatto da ATS città metropolitana d Milano; gli obiettivi specifici del Piano di ATS riguardano principalmente il potenziamento della rete dei servizi sui singoli territori dell’Agenzia, la definizione e garanzia di offerta evidence based, la formazione del personale dei servizi della rete, la valorizzazione e il coinvolgimento  delle realtà associazionistiche di settore e azioni di informazione e sensibilizzazione della popolazione generale con particolare attenzione al mondo scolastico, anche attraverso il coinvolgimento della rete delle associazioni di utenti e familiari.

L’approccio al trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione deve essere multidimensionale, interdisciplinare, integrato e coinvolge diverse figure professionali dell’area sanitaria, tra cui il Medico di Medicina Generale / Pediatra di Libera Scelta che, in relazione alle informazioni raccolte può indirizzare la persona verso i servizi specialistici del territorio.

Le persone che necessitano di aiuto al riguardo possono in primis rivolgersi:

  • fino a 18 anni ai servizi territoriali e/o ambulatoriali delle Unità Operative di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza (UONPIA)
  • dopo i 18 anni ai Centro Psico Sociali e/o ambulatori delle Unità Operative di Psichiatria.