Il Corso di Laurea in Assistenza Sanitaria ha lo scopo di formare professionisti assistenti sanitari con le conoscenze scientifiche, tecniche e relazionali necessarie a svolgere in piena autonomia professionale attività di prevenzione, promozione ed educazione per la salute.
21 novembre - Giornata dell'Assistente sanitario
L’attività didattica del Corso di Laurea triennale in Assistenza Sanitaria dell'Università degli Studi di Milano, attivato a partire dall’ anno accademico 2002-2003, si svolge in 3 anni ed è articolato in sei semestri. Comprende un totale di 3925 ore di attività formative, delle quali almeno 1500 di attività professionalizzante e prevede 16 esami più due (lingua straniera e informatica online).
II semestre è un periodo di tempo convenzionale durante il quale si svolgono le varie attività didattiche e si conclude con gli esami.
Ogni anno accademico comprende due semestri della durata media di 14 settimane.
Le date di inizio e di fine dei semestri sono fissate annualmente dal Consiglio di Coordinamento Didattico.
II semestre è un periodo di tempo convenzionale durante il quale si svolgono le varie attività didattiche e si conclude con gli esami.
Ogni anno accademico comprende due semestri della durata media di 14 settimane.
Le date di inizio e di fine dei semestri sono fissate annualmente dal Consiglio di Coordinamento Didattico.
Per immatricolarsi: www.unimi.it
Informazioni sul sito
Prerequisiti comportamentali:
- Rispetto della programmazione di tirocinio
- Rispetto dell’orario di tirocinio
- Rispetto delle disposizioni ATS: (strutture, attrezzature e materiale didattico)
- Rispetto delle regole di comportamento
- Rispetto delle regole della privacy
- Portare il camice
- Indossare il cartellino.
- Foglio rilevazione presenze (scaricabile nel box documentale)
- Scheda di autovalutazione 1° anno (scaricabile nel box documentale)
- Scheda di autovalutazione 2° anno (scaricabile nel box documentale)
- Scheda di autovalutazione 3° anno (scaricabile nel box documentale)
- Memorandum sul tirocinio
Obiettivi generali
Lo studente al termine del 1° anno dovrà essere in grado di:
Lo studente al termine del 1° anno dovrà essere in grado di:
- osservare i diversi contesti della comunità riferiti alla vita quotidiana, al lavoro, alle istituzioni;
- individuare gli aspetti bio-socio-ambientali e storico-culturali della comunità anche attraverso l’utilizzo delle tecniche dell’intervista e del questionario;
- identificare, sulla base dei dati epidemiologici e socioculturali, i fattori biologici e sociali di rischio presente in un comune o decentramento cittadino;
- elaborare, mettere in relazione ed esporre gli elementi raccolti;
- eseguire e documentare una ricerca-studio sul territorio e/o comunità;
- riferire le definizioni date alla professione dell’Assistente Sanitaria/o;
Obiettivi generali
Lo studente al termine del 2° anno dovrà essere in grado di:
- fare una lettura ed un’interpretazione del bisogno espresso e sommerso attraverso la tecnica del colloquio individuale, di coppia, familiare e di gruppo;
- attuare modalità operative di sostegno alla famiglia e partecipare a programmi di terapia per la famiglia;
- progettare ed attuare interventi diretti alla soluzione dei problemi attivando risorse individuali, di gruppo e di rete, anche in collaborazione con altri operatori sanitari, sociali, educativi e medici di base;
- sorvegliare e vigilare sulle condizioni igienico-sanitarie e di rischio infettivo nelle famiglie, scuole, comunità assistite;
- partecipare ad un progetto di promozione e di educazione alla salute che comprenda l’analisi della richiesta, la definizione degli obiettivi, la programmazione, attuazione e valutazione dei risultati.
Obiettivi generali
Lo studente al termine del 3° anno dovrà essere in grado di:
- formulare in autonomia un progetto di prevenzione, promozione/educazione alla salute, valutando la tipologia del bisogno, definendo gli obiettivi formativi ed indicando il programma e la metodologia di intervento;
- predisporre un programma per la tutela della salute nei luoghi di lavoro;
- condurre interventi di educazione alla salute;
- utilizzare le metodologie psicopedagogiche in situazioni di disagio psicofisico;
- partecipare a progetti di miglioramento della qualità delle prestazioni, particolarmente riferite alla promozione per la salute e per l’accesso dei cittadini ai servizi;
- valutare e relazionare sulle istanze partecipative dei cittadini;
- esprimere capacità organizzative e di raccordo interprofessionale;
- lavorare in equipe multidisciplinari e multi-professionali.
- Norme in materia di procreazione medicalmente assistita
- Istituzione del servizio per l'educazione sessuale, per la procreazione libera e consapevole, per l'assistenza alla maternità, all'infanzia e alla famiglia
- Istituzione dei consultori familiari
- Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza
- Adozione del progetto obiettivo materno-infantile relativo al «Piano sanitario nazionale per il triennio 1998-2000»
- Ministero della Sanità - Circolare 24 ottobre 2000, n.16 Promozione e tutela dell'allattamento al seno
- La tutela della partoriente e la tutela del bambino in ospedale
- Legge 28 agosto 1997, n. 285 "Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza"
- Legge 1204/71 "Tutela delle lavoratrici madri"
- Legge Crispi – Pagliani
- Decreto Ministeriale 15 dicembre 1990 Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive
- Linee guida per la sorveglianza, prevenzione e controllo delle menengiti batteriche e malattie invasive da meningococco, emofilo e pneumocco, in Regione Lombardia.
- Regolamento in materia di certificazioni relative alle vaccinazioni obbligatorie
- Norme relative a certificazioni in materia di igiene e sanità pubblica – Legge Regionale
- Gli screening oncologici – vademecum
- Legge 26 maggio 2004, n. 138 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 marzo 2004, n. 81, recante interventi urgenti per fronteggiare situazioni di pericolo per la salute pubblica"
- Decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n. 303 - Norme generali per l'igiene del lavoro
L'attività dell'assistente sanitario è rivolta alla persona, alla famiglia e alla collettività, individua i bisogni di salute e le priorità di intervento preventivo, educativo e di recupero.
Identifica i bisogni di salute sulla base dei dati epidemiologici e socio-culturali, individua i fattori biologici e sociali di rischio ed è responsabile dell'attuazione, della soluzione e degli interventi.
Progetta, programma, attua e valuta gli interventi di educazione alla salute in tutte le fasi della vita della persona.
Collabora alla definizione delle metodologie di comunicazione, ai programmi ed a campagne per la promozione e l'educazione sanitaria, concorre alla formazione e all'aggiornamento degli operatori sanitari e scolastici per quanto concerne la metodologia dell'educazione sanitaria.
Interviene nei programmi di pianificazione familiare e di educazione sanitaria, sessuale e socio-affettiva.
Attua interventi specifici di sostegno alla famiglia, attiva risorse di rete anche in collaborazione con i medici di medicina generale ed altri operatori sul territorio e partecipa ai programmi di terapia per la famiglia.
Sorveglia le condizioni igienico-sanitarie nelle famiglie, nelle scuole e nelle comunità assistite e controlla l'igiene dell'ambiente e del rischio infettivo.
Collabora agli interventi di promozione ed educazione alla salute nelle scuole.
Partecipa alle iniziative di valutazione e miglioramento alla qualità delle prestazioni dei servizi sanitari.
Concorre alle iniziative dirette alla tutela dei diritti dei cittadini con particolare riferimento alla promozione della salute.
Svolge attività didattico-formativa e di consulenza nei servizi.
Secondo il DECRETO del 17 gennaio 1997, n.69 Regolamento concernente la individuazione della figura e relativo profilo professionale dell'assistente sanitario (Gazzetta Ufficiale del 27 marzo 1997, n.72), il MINISTRO DELLA SANITA' identifica nell’ ASSISTENTE SANITARIO l'operatore sanitario addetto alla prevenzione, alla promozione ed alla educazione della salute.
Identifica i bisogni di salute sulla base dei dati epidemiologici e socio-culturali, individua i fattori biologici e sociali di rischio ed è responsabile dell'attuazione, della soluzione e degli interventi.
Progetta, programma, attua e valuta gli interventi di educazione alla salute in tutte le fasi della vita della persona.
Collabora alla definizione delle metodologie di comunicazione, ai programmi ed a campagne per la promozione e l'educazione sanitaria, concorre alla formazione e all'aggiornamento degli operatori sanitari e scolastici per quanto concerne la metodologia dell'educazione sanitaria.
Interviene nei programmi di pianificazione familiare e di educazione sanitaria, sessuale e socio-affettiva.
Attua interventi specifici di sostegno alla famiglia, attiva risorse di rete anche in collaborazione con i medici di medicina generale ed altri operatori sul territorio e partecipa ai programmi di terapia per la famiglia.
Sorveglia le condizioni igienico-sanitarie nelle famiglie, nelle scuole e nelle comunità assistite e controlla l'igiene dell'ambiente e del rischio infettivo.
Collabora agli interventi di promozione ed educazione alla salute nelle scuole.
Partecipa alle iniziative di valutazione e miglioramento alla qualità delle prestazioni dei servizi sanitari.
Concorre alle iniziative dirette alla tutela dei diritti dei cittadini con particolare riferimento alla promozione della salute.
Svolge attività didattico-formativa e di consulenza nei servizi.
Secondo il DECRETO del 17 gennaio 1997, n.69 Regolamento concernente la individuazione della figura e relativo profilo professionale dell'assistente sanitario (Gazzetta Ufficiale del 27 marzo 1997, n.72), il MINISTRO DELLA SANITA' identifica nell’ ASSISTENTE SANITARIO l'operatore sanitario addetto alla prevenzione, alla promozione ed alla educazione della salute.
Gli assistenti sanitari svolgono, in regime di dipendenza o libero professionale, la loro attività professionale in strutture sanitarie-socio-educative, pubbliche e private ad indirizzo sanitario e non, occupandosi di:
- progettare, programmare, attuare e valutare gli interventi di educazione alla salute in tutte le fasi della vita della persona;
- attuare investimenti specifici di sostegno alla famiglia, attivare risorse di rete, partecipare ai programmi di terapia per la famiglia;
- sorvegliare, per quanto di competenza, il livello delle condizioni igienico-sanitario nelle famiglie, nelle scuole e nelle comunità assistite e controllare l’igiene dell’ambiente e il rischio infettivo;
- collaborare, per quanto di competenza, agli interventi di promozione ed educazione alla salute nelle scuole di ogni ordine e grado;
- concorrere alla formazione e all’aggiornamento degli operatori sanitari e scolastici per quanto concerne la metodologia dell’educazione sanitaria;
- contribuire alla formazione del personale di supporto.