Lombardia dà il via alla app per il video-interpretariato in LIS

Pubblicato il 15/07/2021 alle 01:23
Ultima modifica: 28/07/2021 alle 17:29
Pubblicato il
09/02/2021
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Askanews
Esse pala ratis turpis.

Milano, 9 feb. (askanews) – Un app per rendere il diritto alla salute “più accessibile ai non udenti” della Lombardia e “le persone disabili più autonome” nei contesti socio-sanitari. Così l’assessore alla Famiglia e disabilità di Regione Lombardia, Alessandra Locatelli, presenta Veasyt l’applicazione che si è aggiudicata un bando di Palazzo Lombardia per offrire un servizio di video-interpretariato in LIS (linguaggio dei segni) accessibile da qualunque device, smartphone e tablet. Il servizio permetterà ai 6mila non udenti in Regione di avere a disposizione interpreti professionisti collegati in video-chiamata nei contesti socio-sanitari.
Le modalità di prenotazione del servizio sono online sul sito di Ats Milano, capofila del progetto. Dal 10 febbraio il video-interpretariato sarà attivo per prestazioni di traduzione in LIS a distanza con modalità ‘one shot’; dal primo marzo si parte. A richiedere il servizio potranno essere tutti i cittadini sordi che si rivolgono a servizi socio-sanitari della Regione Lombardia e gli operatori delle strutture sanitarie, sociali e socio-sanitarie pubbliche e private accreditate della Regione Lombardia che necessitano di comunicare in modo efficace con una persona che utilizza la LIS.Il servizio sarà a disposizione dal lunedì al venerdì, esclusi i festivi, dalle ore 8 alle ore 14 su prenotazione, e dalle ore 14 alle ore 17 in modalità istantanea.“Si tratta di uno strumento utile per raggiungere una maggiore inclusione – ha detto l’assessore Locatelli – per facilitare lo scambio di comunicazione e offrire un valido servizio ai cittadini. Il progetto sperimentale di video-interpretariato si rivolge alle persone non udenti e agevola la fruizione dei servizi socio sanitari attraverso l’interpretariato. Sarà possibile prenotare la prestazione dell’interprete professionista attraverso una applicazione. Regione Lombardia – ha rimarcato Locatelli – è in prima linea per l’inclusione sociale: l’accessibilità universale riconosce il diritto alla comunicazione tra quelli fondamentali per garantire completa autonomia e concreta integrazione a tutti i cittadini. Oggi diamo quindi un segnale importante a fronte di tanti altri impegni ai quali non dobbiamo comunque sottrarci”.