Settimana Mondiale per la Riduzione del Consumo di Sale 2025

Ultima modifica: 12/05/2025 alle 09:57
Sale da cucina

Meno sale più salute… in 5 mosse

Consumare poco sale aiuta a ridurre la pressione arteriosa e a mantenere sani cuore e arterie

Dal 12 al 18 maggio si svolge in tutti i Paesi la Settimana Mondiale per la Riduzione del Consumo di Sale, lanciata dal WASSH – World Action on Salt, Sugar and Health. Come sempre, la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) collabora con WASSH, coordinando per l’Italia la campagna, che quest’anno richiama l’attenzione sulla necessità di proseguire con incessante impegno nello sforzo di ridurre il contenuto di sale della dieta e, ancor di più, quello proveniente dai prodotti trasformati e dalla ristorazione collettiva, le maggiori fonti di consumo nei Paesi occidentali.

Numerose meta-analisi di studi randomizzati e controllati hanno confermato l'effetto benefico della riduzione dell’apporto alimentare di sodio sulla pressione arteriosa e nel prevenire l’ipertensione. In particolare, una rassegna recentissima ha indicato che la relazione tra l'assunzione di sale e la pressione arteriosa è lineare già a partire dall'assunzione di 1 grammo al giorno, confermando quindi che meno sale consumiamo meglio è per la nostra salute.

Precedenti studi avevano, inoltre, evidenziato che un maggior consumo di sale è associato a un più alto rischio di ictus cerebrale e a una più precoce mortalità cardiovascolare.

La quota di sodio assunta con la dieta (1 g di sodio = 2,5 g di sale) è la somma delle quantità, generalmente piccole, presenti negli alimenti naturali, di quelle aggiunte durante la cottura o a tavola, e delle dosi, ancora maggiori, aggiunte a molti alimenti nel corso delle trasformazioni industriali e artigianali (pane, pizza, formaggi, salumi, prodotti in scatola e in vetro, pasti pronti, cereali per la prima colazione). Complessivamente, ancora oggi consumiamo in media circa il doppio della quantità massima (5 grammi al giorno) raccomandata dall’OMS, dalla SINU attraverso i LARN e da tutte le agenzie per la salute nazionali e internazionali.

Meno sale in 5 mosse! Gli accorgimenti suggeriti per limitare al massimo il consumo di sale sono i seguenti:

  1. Al supermercato, controllare le etichette e scegliere gli alimenti con meno sale aggiunto (meglio se contenenti meno di 0,3 g di sale per 100 g di prodotto);
  2. In cucina e a tavola, insaporire i piatti facendo un ampio utilizzo di erbe e di spezie in base ai propri gusti piuttosto che utilizzare sempre e solo il sale;
  3. Limitare l’acquisto di alimenti pronti al consumo e prediligere assolutamente i prodotti freschi, che, per lo più, hanno un contenuto di sale molto basso;
  4. Cucinare la pasta, la verdura e i legumi con sempre meno sale e insaporirli in modo diverso e originale;
  5. Scolare e risciacquare accuratamente verdure e legumi in scatola prima di consumarli.

In base a una molteplicità di studi, l’abuso di sale è l’errore nutrizionale più dannoso di tutti, insieme all’eccesso di zuccheri e al consumo di alcol, e la sua riduzione viene considerata l’intervento alimentare con il miglior rapporto costi/benefici per la salute pubblica. L’impegno di ciascuno di noi a tutela della nostra salute deve essere accompagnato da una strategia globale che richiede, a livello nazionale e internazionale, la collaborazione dell’industria alimentare perché il contenuto di sale degli alimenti trasformati non superi i valori limite più volte indicati dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità.

Testo e informazioni tratte dalla pagina ufficiale della campagna 2025 sul sito di SINU.

 

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