Attività lavorative e misure di prevenzione per il rischio “stress da calore” iniziative promosse da ATS Città Metropolitana di Milano

Ultima modifica: 20/06/2025 alle 14:17
lavoratore al sole

I cambiamenti climatici che stanno intervenendo nel mondo e nel nostro paese stanno portando all’attenzione delle Istituzioni e dei cittadini temi più noti ma ingravescenti, come le ondate di calore, e temi più nuovi ma ugualmente impegnativi e sfidanti nella loro gestione. Tra questi segnaliamo le catastrofi legate ad eventi atmosferici improvvisi, ma anche eventi meno clamorosi ma ugualmente impattanti per la salute umana come aumento delle pollinosi, del “polluen” (inquinanti atmosferici adesi alla superficie dei granuli pollinici), dell’“asma da temporale”, delle malattie trasmesse da vettori (ad es. zanzare) e delle malattie a trasmissione alimentare.

I lavoratori di alcuni settori produttivi, come soprattutto edilizia e agricoltura, in particolare durante i mesi estivi, sono esposti a temperature ambientali elevate ed a radiazioni UV in ragione delle loro mansioni, aumentando così il rischio di sviluppare disturbi legati al caldo e di conseguenza anche infortuni e malattie professionali.

La prevenzione sul luogo di lavoro è di grande importanza per ridurre il rischio di danni alla salute dei lavoratori causati dall'eccessiva esposizione alle alte temperature. Si ricorda a tal proposito che la normativa specifica (D.Lgs 81/08) prevede l'obbligo di valutare tutti i rischi e adottare adeguate misure di tutela da parte del datore di lavoro (art. 15 e 28).

Si invitano pertanto le imprese a prestare particolare attenzione all'adozione di specifiche misure di tutela (tecniche e/o organizzative) in relazione allo stress termico, in particolare nei settori a rischio.

A tal fine dovranno essere considerate le condizioni ambientali (temperatura dell'aria, umidità, ventilazione, presenza di ambienti ombreggiati etc.) e per quanto riguarda i lavoratori il loro acclimatamento, il tipo di abbigliamento indossato, il livello di attività fisica svolto, il genere, l’età, la presenza di eventuali patologie croniche specifiche (come ipertensione, malattie cardiovascolari, allergie etc.), comportamenti individuali, che dovranno essere osservati per identificare situazioni di stress termico legate al caldo.

In questo contesto, anche in relazione al Piano Regionale di Prevenzione che prevede presso le Strutture Complesse Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SC PSAL) delle ATS Lombarde l’attivazione dei Piani Mirati di Prevenzione (PMP) inerenti il rischio “stress da calore”, si informa che ATS CMM partecipa a due PMP nei settori agricoltura e edilizia.

Si forniscono inoltre di seguito i link utili per scaricare i seguenti materiali, utilizzabili anche dal Datore di Lavoro ai fini della valutazione dei rischi