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La plastica è responsabile di danni significativi sia per la salute umana, che per l'ambiente ed anche per l'economia. Questi danni si verificano in ogni fase del suo ciclo di vita e molti di questi derivano da micro frammenti di plastica che si formano per vari motivi, detti comunemente Microplastiche. L’ambiente domestico e l’utilizzo personale di materiale plastico contribuisce alla generazione di Microplastiche, anche in misura maggiore rispetto alla fase produttiva nelle industrie. Gli interferenti endocrini sono sostanze presenti nell’uso quotidiano, in particolare derivanti da materie plastiche, che possono alterare l’equilibrio ormonale e sono potenzialmente correlate a patologie riproduttive, comportamentali, metaboliche con costi sociali ed economici. L’Unione Europea considera particolarmente importante (Regolamento REACH) controllare la possibile contaminazione dell’ambiente e degli alimenti. I PFAS sono composti chimici altamente fluorurati resistenti ai processi naturali di degradazione con conseguente contaminazione ambientale; sono utilizzati da decenni in molti contesti di produzione, compresi i contenitori per uso alimentare e i rivestimenti antiaderenti delle pentole. I PFAS hanno dimostrato tendenza all’accumulo negli organismi viventi e a fenomeno di biomagnificazione (aumento del contaminante progressivo verso l’apice della catena alimentare). Sono documentati effetti tossici con correlazione a varie patologie nell’uomo e effetti di interferenza endocrina. Diffondere l'informazione corretta su questi temi ai cittadini assume un ruolo estremamente rilevante per la consapevolezza e le azioni di prevenzione. Nei comportamenti quotidiani, sono sufficienti alcuni accorgimenti per prevenire una buona quota di esposizione a microplastiche e interferenti endocrini. Gli operatori della SC IAN sono particolarmente interessati anche poiché spesso coinvolti in azioni di comunicazione sul verso enti e cittadini.