“Ciao Milano, dimmi come stai!”: il progetto per mappare i fattori di rischio e le condizioni di salute della città

Pubblicato il 23/11/2022 alle 16:47
Ultima modifica: 23/11/2022 alle 16:47
Pubblicato il
23/11/2022

Milano, 23 novembre 2022 – Migliorare la qualità della vita e il benessere dei cittadini è possibile: occorre però avere dei dati precisi per far sì che gli interventi pubblici siano efficaci. È questo l’obiettivo di “Ciao Milano, dimmi come stai!”, progetto finanziato da Fondazione CARIPLO, coordinato dalla ATS della Città Metropolitana di Milano, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, l’Università degli Studi di Milano, il Politecnico di Milano e il Comune di Milano.

Si tratta della realizzazione di un portale informatizzato di raccolta dati grazie ai risultati ottenuti dalla compilazione di un questionario che è stato inviato a un campione di 40.000 cittadini residenti a Milano. Le informazioni acquisite in questo modo serviranno a mappare i fattori di rischio e le condizioni di salute della città. Il portale, quindi, fungerà da base per la progettazione e pianificazione di interventi di promozione e tutela della salute, realizzati intorno alle specificità della popolazione di ciascun contesto locale.

Il progetto è stato presentato oggi nella sede ATS di Milano, in via Conca del Naviglio 45 e sono intervenuti Guido Bertolaso, Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Walter Bergamaschi, Direttore generale dell’Agenzia, Antonio Russo, Direttore Epidemiologia di ATS Milano, Guido Angelo Cavaletti, Pro-Rettore alla Ricerca dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, e Carlo Mango, Direttore Area Ricerca Scientifica di Fondazione CARIPLO.

«È sempre più importante investire in prevenzione, attuare stili di vita sani, promuovere la salute, migliorare le condizioni di vita nelle grandi città», ha detto Guido Bertolaso, Assessore al Welfare di Regione Lombardia, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto. «A Milano ATS, supportata dalle 3 Università pubbliche cittadine e grazie al contributo di Fondazione CARIPLO, si propone di scattare una fotografia dello stato di salute dei milanesi per poter “mirare” con più precisione gli interventi in grado di migliorare i servizi sanitari. Con l’aiuto dei milanesi che risponderanno alle domande del questionario saremo in grado di disegnare i servizi sanitari e la città del futuro, attuando la riforma sanitaria regionale, approvata lo scorso anno, nel segno del potenziamento del territorio».

«“L’obiettivo di questo ambizioso progetto, in uno slogan, è “conoscere per agire”», ha detto Walter Bergamaschi, Direttore generale di ATS Milano. «L’Agenzia di Tutela della Salute della Città metropolitana di Milano ha il compito di garantire, nel proprio territorio, la corretta erogazione dei livelli di assistenza. Per farlo dobbiamo farci raccontare dai nostri assistiti i loro stili di vita, le loro condizioni di salute e quelle dei quartieri dove vivono, i loro bisogni e le loro attese. Nel progetto “Ciao Milano, dimmi come stai!” lo chiediamo a 40.000 nostri assistiti che vivono negli 88 quartieri della città per questo chi riceverà l’invito a rispondere al nostro questionario spero ci possa dedicare 5 minuti di tempo. Aiutateci a servirvi meglio».

«È ormai evidente l’importanza dei dati nel comprendere fenomeni complessi e attuare interventi puntuali per il benessere delle comunità», ha spiegato Carlo Mango, Direttore Area Ricerca scientifica di Fondazione Cariplo. «La raccolta dei dati e la loro elaborazione sono fattori essenziali per giungere alla conoscenza dei bisogni reali e pianificare interventi capaci di generare impatto per migliorare le condizioni di salute della popolazione. Altrettanto fondamentale è condividere e promuovere il loro riutilizzo per fini di pubblica utilità».

IL QUESTIONARIO

Il punto di partenza del progetto è il questionario. Per prima cosa, è stato individuato un campione rappresentativo del Comune di Milano a livello di quartiere. A questi cittadini è stata inviata una cartolina di invito a rispondere al questionario, dotata di QR code. Inquadrando il codice con un dispositivo digitale, partirà un breve video introduttivo in cui Max Laudadio, inviato di Striscia la Notizia e testimonial del progetto, spiega brevemente l’iniziativa, sottolineando l’importanza di compilare il test. Alla fine del filmato è possibile accedere al questionario e rispondere in forma anonima.

L’obiettivo del test è raccogliere informazioni utili su:

  • condizioni di salute della popolazione;
  • comportamenti ad esse collegati (dieta, attività fisica, fumo, alcol, gioco d’azzardo);
  • caratteristiche del quartiere di residenza (presenza di servizi, coesione sociale, sicurezza, qualità dell’ambiente);
  • accesso ai servizi sanitari;
  • condizioni socioeconomiche (istruzione, occupazione).

L’IMPORTANZA DI RACCOGLIERE INFORMAZIONI PRECISE

La raccolta di questo tipo di dati tramite il questionario è fondamentale perché, da una ricognizione delle fonti statistiche disponibili, è emersa l’assenza di informazioni puntuali sui fattori di rischio per la salute a una scala inferiore a quella regionale/provinciale (indagini Istat, HBSC, OKkio alla Salute, indagini PASSI). In questa prospettiva, risulta impossibile progettare interventi su scala locale basati su evidenze. Queste informazioni consentiranno di implementare interventi di tutela e promozione della salute di carattere sub-comunale che tengano conto delle caratteristiche micro-territoriali del contesto studiato.

DAL QUESTIONARIO AL PORTALE

Le informazioni raccolte permetteranno di sviluppare analisi che saranno utilizzate per progettare e il monitore interventi per migliorare lo stato di salute basato su bisogni reali e specifici del territorio. I dati rilevati nel questionario saranno inoltre resi disponibili in formato open data su un portale che verrà appositamente sviluppato dalla ATS della Città Metropolitana di Milano al fine di condividere tutte le informazioni utili al miglioramento del benessere e della qualità della vita della popolazione di Milano.

Questo modello verrà esteso ad altri comuni che compongono il territorio della Agenzia per la Tutela della Salute di Milano e potrà essere utilizzato come modello in altri contesti territoriali lombardi e italiani.