AMBULATORI
Si definiscono ambulatori quelle strutture nelle quali:
- si praticano attività diagnostiche o terapeutiche di particolare complessità invasive e seminvasive in anestesia topica, locale, loco regionale;
- nelle quali vi sia utilizzo di apparecchiature elettromedicali che comportano rischi per la salute del paziente, quali:
- apparecchiature radiologiche o con sorgenti radioattive;
- laser (classi 3, 3B e 4, ai sensi della norma CEI EN 60825‐1);
- procedure diagnostiche o terapeutiche complesse e/o rischiose, identificabili come:
- procedure che prevedono l’intervento contemporaneo di più operatori o endoscopie;
- utilizzo di metodiche invasive o semi-invasive, ad esclusione di procedure semplici, quali quelle già indicate per i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta previste nei rispettivi nomenclatori tariffari delle prestazioni aggiuntive
- attività esclusivamente o prevalentemente di diagnostica strumentale.
Rivestono inoltre lo status di ambulatorio:
- le strutture sanitarie che fanno capo a società;
- le strutture sanitarie in cui prevale l’aspetto organizzativo sul semplice atto professionale.
STUDI PROFESSIONALI
Ai sensi di quanto definito nella DGR 5724/2001 sono studi professionali le attività “dove le prestazioni erogate non determinino procedure diagnostico terapeutiche di particolare complessità o che comportino un rischio per la sicurezza del paziente”.
La Comunicazione di Inizio Attività come studio professionale deve essere prodotta per l'apertura della propria struttura da parte di medici liberi professionisti e da tutti gli esercenti attività sanitaria ed abilitati a professioni sanitarie, svolte nel possesso dei titoli previsti dalla norma.
La Comunicazione di Inizio Attività come studio professionale può essere prodotta dagli studi associati (eccetto gli studi associati odontoiatrici e quelli nei quali viene svolta attività medica rientrante nelle specifiche di quelle ambulatoriali).
Le strutture sanitarie gestite da società in cui si svolgono attività configurabili come "studi professionali" dovranno presentare S.C.I.A. e possedere tutti i requisiti strutturali ed organizzativi degli ambulatori.
L'apertura di uno studio professionale è soggetta alla presentazione di Comunicazione di Inizio Attività che deve essere prodotta alla Unità Operativa Semplice di Igiene Pubblica Territoriale competente per territorio della ATS Città Metropolitana di Milano da parte del medico o dell'esercente la professione sanitaria.